Giurato numero 2: Clint Eastwood ci regala un thriller psicologico che lascia il segno

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Clint Eastwood, a 94 anni, torna a stupirci con il suo ultimo capolavoro, “Giurato numero 2”. Un film che scava a fondo nell’animo umano, ponendo interrogativi sulla verità, la giustizia e le conseguenze delle nostre scelte. Un thriller psicologico che ci coinvolge fin dalle prime scene, grazie a una regia impeccabile e a interpretazioni intense.

Sinossi

In un’aula di tribunale, un giurato si trova a dover affrontare un dilemma morale senza precedenti. Mentre ascolta le prove, inizia a sospettare di essere coinvolto nei fatti che stanno giudicando. Intrappolato tra il desiderio di verità e la paura delle conseguenze, dovrà fare i conti con il proprio passato e prendere una decisione che cambierà il suo futuro.

Pro

  • Regia magistrale: Clint Eastwood dimostra ancora una volta di essere un maestro della regia, con inquadrature precise e primi piani che mettono in risalto le emozioni dei personaggi.
  • Sceneggiatura coinvolgente: La storia è ben costruita e tiene lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultima scena. I dialoghi sono serrati e ricchi di significato, costringendoci a riflettere sui temi affrontati.
  • Interpretazioni intense: Gli attori offrono prove convincenti, trasmettendo al pubblico tutta la tensione e l’angoscia dei personaggi.
  • Riflessioni profonde: Il film ci invita a riflettere su concetti complessi come verità, giustizia e moralità, ponendo domande che non hanno risposte facili.

Contro

  • Ritmo a tratti lento: Alcuni potrebbero trovare il ritmo del film un po’ lento, soprattutto nella prima parte.
  • Finale aperto: Il finale potrebbe lasciare alcuni spettatori insoddisfatti, in quanto non fornisce tutte le risposte.

Voto: 8,5/10

Conclusione

Quando dico “l’età è solo un numero” a volte è vero, ed è un concetto che esprimo anche stavolta per l’immenso Clint Eastwood e il suo ultimo film: una perla che ci fa pensare, entrare nella testa del protagonista che deve combattere nel dilemma della verità o della giustizia, che a volte non vanno a braccetto tra di loro.

“Giurato numero 2” è questo: combattere nella propria testa e decidere cosa fare e cosa no, sapendo benissimo quali sarebbero le conseguenze in entrambe le decisioni.

Regia ottima, primi piani e dialoghi sublimi, qui la verità è la cosa più importante da salvaguardare e a volte ciò che vogliamo è la giustizia e a volte la bugia travestita da verità.

Chapeau Clint !!!

Raffaele Massimiliano De Felice

Raffaele Massimiliano De Felice

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