Un nuovo intrigante mistero potrebbe nascondersi tra i capolavori della Cappella Sistina. Secondo una recente scoperta della restauratrice d’arte italiana Sara Penco, Maria Maddalena, la discepola di Gesù Cristo, potrebbe essere raffigurata in modo nascosto nel celebre “Giudizio Universale” di Michelangelo.
Un’Ipotesi Rivoluzionaria
Come racconta il Mirror, Penco, specializzata in arte rinascimentale e barocca, sostiene che una figura femminile, finora passata inosservata, nasconderebbe tutti i tratti distintivi di Maria Maddalena. “L’intimità con la croce, l’abito giallo e i capelli biondi”, insieme alla sua posizione strategica nel dipinto, l’hanno convinta dell’identità della donna.
Un Maestro e i Suoi Segreti
Michelangelo, noto per la sua profonda conoscenza della Bibbia e per la maestria nel nascondere significati simbolici nelle sue opere, avrebbe volutamente inserito questa figura così importante nella sua rappresentazione del Giudizio Universale. “Michelangelo non poteva averla dimenticata”, afferma Penco, sottolineando l’importanza di Maria Maddalena nella storia del cristianesimo.
Un Mistero Secolare
Questa scoperta potrebbe riscrivere alcuni passaggi della storia dell’arte e della religione. La figura di Maria Maddalena, spesso fraintesa e marginalizzata, viene finalmente riconosciuta nel suo ruolo centrale nella narrazione evangelica.
Reazioni e Conferme
La teoria di Penco ha trovato sostegno in diversi ambienti accademici. La professoressa Yvonne Dohna Schlobitten, dell’Università Gregoriana di Roma, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, affermando che “iconografia e teologia sono legate nel ragionamento di Penco per formare una visione: la donna che bacia la croce ha un ruolo importante, anche se appare nascosta ai margini dell’immagine”.
Un Tesoro Ancora da Scoprire
La Cappella Sistina continua a rivelare i suoi segreti, dimostrando ancora una volta la complessità e la profondità dell’opera di Michelangelo. Questa nuova scoperta invita a rileggere il “Giudizio Universale” con occhi nuovi, alla ricerca di altri indizi nascosti tra le figure e i simboli.