Chiesa di San Martino a Bari vecchia:grazie a una convenzione di ricerca e didattica stipulata tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro di Bari e l’Aps Martinus di Bari, tre studentesse di UniBa lavorano per il recupero dell’affresco “Madonna del segno”.
È da poco ultimata la prima fase del cantiere didattico di studio, recupero e messa in sicurezza dell’affresco raffigurante la “Madonna del segno” situato all’interno della antica chiesa di san Martino nella Strada dei Bianchi Dottula a Bari Vecchia realizzato grazie a una convenzione di ricerca e didattica stipulata tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro di Bari, Dipartimento di Scienze della Terra e
Geoambientali, Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Coordinato dalla Prof.ssa Annarosa Mangone per la formazione della figura professionale di Restauratore di Beni Culturali PFP1, e
l’Aps Martinus di Bari, associazione a cui fa capo il recupero e rifunzionalizzazione della millenaria chiesa.
L’affresco oggetto dell’intervento, ubicato nella parete sud della navata della chiesa, raffigura la Panaghia Platytera o Madonna del Segno (Vergine orante con bambino) ed è databile al secondo quarto del XV sec.
e ridipinto fine XIX/inizi XX sec. Le studentesse del terzo anno Elena Carrera, Eleonora Ciani e Maddalena
Lobuono sono state seguite dal prof. Francesco Daddario e dalla prof.ssa Isabella Piccolo, del Corso di Laurea Magistrale, e dalla dottoranda Claudia Biscotti per le indagini diagnostiche sulle malte e pigmenti
caratterizzanti l’opera. Dopo le prime fasi di prelievi e analisi di pigmenti e malte sono stati effettuati studi ed approfondimenti sulla tecnica esecutiva che hanno rivelato interessanti novità: i 4 saggi stratigrafici hanno evidenziato la presenza di quattro differenti livelli sovrapposti di intonaco (alcuni che conservano ancora tracce di decorazioni). L’equipe ha poi proseguito con l’effettiva messa in sicurezza dell’affresco, lungo i bordi perimetrali e nei punti più critici interessati da fessurazioni ed in corrispondenza di rigonfiamenti, e con il successivo consolidamento dello stesso.
Il recupero dell’opera è stato Supervisionato dai funzionari tecnici dell’Alta Sorveglianza alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari che hanno autorizzato il progetto. Seguirà, da settembre, una seconda fase di cantiere finalizzata al recupero dell’affresco.
Il luogo dove si trova l’opera è un sito di grande importanza storica, architettonica e archeologica della città di Bari. La Chiesa di San Martino è infatti una piccola cappella privata sconsacrata e sorta su un
precedente edificio di culto databile tra il IX e il X sec. d.C.. A seguito di demolizioni e ricostruzioni, avvenute nei secoli, la chiesa è stata interamente restaurata nel 700 e inglobata nel palazzo Bianchi
Dottula che tutt’oggi la custodisce.
Chiusa al pubblico dagli anni 50 del 900 è stata recentemente riaperta, grazie alla disponibilità della famiglia Mitolo, proprietaria del bene, dall’Aps Martinus, collettivo di associazioni e privati specializzati
nella ricerca storica, restauro e promozione del territorio che si sta occupando del suo recupero e riapertura definitiva al pubblico come spazio eventi e polo museale.