Il nuovo album che omaggia la grande Mina
Da venerdì 10 maggio sarà disponibile sulle piattaforme digitali e su tutti i digital stores “Suprema”, il nuovo album di Adolfo Durante che omaggia l’intramontabile Mina. Dallo stesso giorno sarà disponibile in rotazione radiofonica il singolo “Acqua e sale”.
“Suprema” è un progetto arduo, difficile da affrontare e per certi versi “coraggioso” e non solo per ciò che Mina rappresenta nell’immaginario dell’Italia: è risaputo, è da sempre la cantante più importante e in molti pensano unica e la più brava che il nostro Paese possa vantare. Confrontarsi con il suo repertorio, con quel repertorio che ha contribuito a renderla immensa, rappresenta un atto di grande coraggio e forse anche di “incoscienza”, si spera una piacevole “incoscienza”. Un disco coraggioso sia perché l’artista salernitano, di adozione dapprima cremonese e poi mantovana, si cimenta nell’impresa di interpretare brani senza tempo, tecnicamente difficili e articolati; seconda cosa, non trascurabile, a cantarli è un uomo e per lo più in tonalità originali. “Suprema” contiene 9 tracce fra le più rappresentative di un’epoca che ha visto l’interprete cremonese, regina incontrastata della televisione e della canzone, particolarmente sensuale, dotata di una voce straordinaria e la cui decisione, di allontanarsi per sempre dalle scene, ne ha contribuito a creare il mito.
“Questo disco – afferma Adolfo Durante – nasce da un’idea del mio produttore Alberto Lombardi, che ne ha curato l’intera produzione e gli arrangiamenti. In più di un’occasione mi aveva invitato a realizzare questo progetto, ma ho sempre detto di no, la paura di cadere in una sorta di caricatura, o di non essere abbastanza personale o credibile, mi ha fatto sempre desistere, fino a quando un giorno sovverto la decisione che mi ha sempre visto contrario. Decido che era arrivato il momento di farlo, sia per la maturità artistica acquisita negli anni e sia perché era una sfida con me stesso, per capire fino a che punto mi sarei potuto esporre e spingere con il mio strumento: la voce. Non ho mai pensato al confronto, in termini di sfida, perché non ci può essere confronto, Mina è unica e insuperabile ed è donna, ma l’idea che questo repertorio fosse reinterpretato da un uomo era più forte di qualsiasi timore. Da qui la scelta di realizzare “Suprema”.
Nel disco, le rivisitazioni al pianoforte sono di Primiano Di Biase che suona anche la fisarmonica, mentre alle percussioni Simone “Federicuccio” Talone. Chitarre elettriche ed acustiche di Alberto Lombardi. È un disco acustico, che fa una rilettura dei brani più scarna rispetto agli originali, ma più intima, interpretativa e vicina al concetto di atmosfera che desideravo ricreare per queste canzoni, patrimonio senza tempo della nostra musica italiana. Il brano apripista destinato alle radio sarà “Acqua e sale” e, per i cultori dell’interprete cremonese, “E poi…”, canzone dalla struttura complessa e inusuale per una classica canzone pop; fu considerato un brano “improponibile” dai discografici di allora, ma Mina decise comunque di inciderlo. Ne affidò l’arrangiamento a Pino Presti e diventerà uno dei più grandi successi della cantante. Non mancano nel progetto altri capolavori dell’epoca, che hanno contribuito a esaltarne la sensualità mista a una vocalità inestimabile, “Anche un uomo”, “Ancora Ancora Ancora”, “L’importante è finire”: quest’ultime due scritte portano la firma ai testi di Cristiano Malgioglio. Momenti indimenticabili della televisione degli anni 70 si rivivono con brani come “Non gioco più”, “Grande grande grande”, “Parole Parole”, per passare, a pochi anni dal 2000, a una produzione che la vede svettare in cima alle classifiche con la coppia Mina-Celentano, “Acqua e sale”. Questo progetto nasce anche dalla voglia di portare in giro per l’Italia lo spettacolo live. L’artista mantovano non è alla sua prima prova in un disco tributo, già in passato, nel 2012 e poi nel 2020 aveva reso omaggio ai grandi della musica italiana, da Mango, Alice, Franco Battiato, Mia Martini e Luigi Tenco in rivisitazioni acustiche fra il jazz e il pop. “SUPREMA” contiene unabonus track che sarà disponibile nell’unica versione materiale: un bracciale USB per coloro che lo vorranno ascoltare ovunque si trovino corredato di fotografie esclusive, credits, e tanto altro. Alcuni dei brani contenuti nel disco saranno accompagnati dai video che ritraggono l’artista mantovano, diretti da Alessio Caglioni: tutti rigorosamente girati in bianco e nero, un richiamo alla televisione di quei tempi, dove il colore stava facendo ancora i timidi passi. Un tributo ad una decade, gli anni 70, che vanta capolavori, che continuano anche a distanza di quasi 50 anni ad essere attuali, senza tempo e che hanno contribuito a rendere Mina unica e regina incontrastata, “Suprema” appunto, come il titolo del disco che esce solo per le piattaforme digitali e in radio dal 10 maggio 2024 con “Acqua e sale”.
Di seguito la tracklist dell’album: “Acqua e sale”, “L’importante è finire”, “Ancora Ancora Ancora”, “E poi”, “Grande Grande Grande”, “Non gioco più”, “L’importante è finire”, “Anche un uomo”, “Parole Parole”.
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BIOGRAFIA
Artista dal timbro vocale unico e inconfondibile, negli anni 2000 consolida la sua esperienza sui palchi di tutta Italia con progetti trasversali tra il jazz e il rock puro, vincendo numerosi concorsi per voci emergenti.
Nell’aprile 2015 esce il suo primo disco di inediti “Libertà”, scritto e prodotto da Enrico Andreini con i testi di Sandra von Borries, nel quale è presente uno degli ultimi brani (“Per quanto bella sei”) di Oscar Avogadro, autore di canzoni celebri della musica leggera italiana.
Nel luglio 2015 con il brano “Libertà” vince il concorso “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” nella sezione Emergenti e l’anno successivo pubblica “Una voce per te” (Andreini-von Borries) con la cooproduzione di Amnesty International Italia e Voci per la Libertà. Dal 2017 incomincia un nuovo capitolo artistico di Adolfo, grazie all’incontro con il produttore Alberto Lombardi, con cui pubblica alcuni singoli tra i quali “Stella” e “È questa la notte”, ispirati ai diritti umani e i cui video si aggiudicano al Biella Festival Music Video 2018 e 2019 l’opportunità di essere proiettati nelle sale cinematografiche. I brani sono inseriti nel suo primo vinile dal titolo “Nell’attesa di un bacio”, (2019). La collaborazione con il produttore Lombardi prosegue nell’ottobre 2020 con l’etichetta AlfaMusic di Roma con la pubblicazione di “Questione di corde”, disco acustico che rivisita elegantemente brani della musica d’autore, con al piano Enrico Zanisi, noto musicista della scena jazz italiana, e alla chitarra Alberto Lombardi. “Giorni sospesi”, prodotto e arrangiato da Lombardi, è l’EP del 2022 in cui Adolfo dimostra la sua profonda versatilità, attraversando territori più rock rispetto ai lavori precedenti e regalando ai brani un’inaspettata energia e forza vocale. Dello stesso disco fa parte “L’alieno”, interpretato in coppia con il suo autore Gabriele Morini. Il brano viene selezionato fra le canzoni in concorso a “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” 25^ edizione, il festival per i diritti umani e premiato dalla Giuria Giovani di Amnesty fra i brani finalisti di quell’edizione. A dicembre 2022 pubblica il singolo “Quanto amore c’è”, scritto e prodotto da Enrico Andreini con il testo dell’autrice Sandra von Borries. Degli stessi autori nel novembre 2024 esce “La vita che va”, un inno alla vita in cui il nostro tempo diventa un bene inestimabile da proteggere e preservare raccontata, con cifra stilistica unica e riconoscibile, artista che ha abituato il suo pubblico a brani inediti raffinati e d’autore, che attraversano generi e stili musicali anche molto diversi tra loro. Nel video del brano, per la regia di Alessio Caglioni (Ivica S.r.l.) all’interno del Teatro Comunale Mauro Pagano a Canneto sull’Oglio (Mantova), la guest star Giacomo Liuzzi, in arte Peperita, drag queen e performer di successo, nota per i suoi spettacoli in tutta Italia e finalista al cooking talent “Bake Off Italia”, impersona lo scorrere del tempo in chiave poetica e felliniana: il trucco di scena dell’artista diventa metafora della vita e delle sue contraddizioni.