La Donna di Ostuni: un mistero di 28.000 anni fa svelato nella Puglia antica

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Ostuni, cuore della Puglia, nasconde un segreto millenario che affonda le sue radici nel Paleolitico Superiore: la Donna di Ostuni, una scoperta archeologica che ha rivoluzionato la nostra comprensione della vita nell’Italia meridionale 28.000 anni fa.

Chi era la Donna di Ostuni?

Scoperta nel 1991 all’interno della Grotta di Santa Maria d’Agnano, nei pressi di Ostuni, la Donna di Ostuni, o Delia come è stata affettuosamente soprannominata, era una giovane donna incinta di circa otto mesi. La sua sepoltura, ricca di significato simbolico, è stata interpretata come un rituale funerario complesso, che testimonia una sofisticata cultura e una profonda spiritualità delle comunità che abitavano la zona.

La donna di Ostuni con il suo bambino – Foto di Giuseppe Gallo

Un ritrovamento eccezionale

Il ritrovamento della Donna di Ostuni rappresenta una scoperta unica nel suo genere, non solo per l’antichità del reperto, ma anche per lo stato di conservazione dello scheletro e per il ricco corredo funerario. Le analisi scientifiche condotte sui resti hanno permesso di ricostruire la vita di questa giovane donna, la sua dieta, le sue malattie e le cause della sua morte.

Un viaggio nel tempo

Visitare il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale ad Ostuni è come fare un salto indietro nel tempo di 28.000 anni. Qui, i resti della Donna di Ostuni sono esposti in una teca, insieme ad altri reperti che raccontano la storia di questa terra antica.

Perché la Donna di Ostuni è così importante?

  • Un tassello fondamentale per la storia dell’umanità: La scoperta della Donna di Ostuni ha contribuito a ridefinire le nostre conoscenze sulla preistoria italiana, offrendo nuove informazioni sulle prime popolazioni che abitavano la penisola.
  • Un simbolo di continuità: La storia della Donna di Ostuni ci ricorda che la Puglia è una terra ricca di storia e di tradizioni, un luogo dove il passato si intreccia con il presente.
  • Un’attrazione turistica unica: La Donna di Ostuni è diventata un’icona del patrimonio culturale pugliese, attirando ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Conclusioni

La Donna di Ostuni è molto più di uno scheletro: è un simbolo di vita, di morte, di speranza. La sua storia ci insegna che anche nel cuore della Puglia, in una grotta nascosta tra le colline, si possono scoprire tracce del nostro passato più remoto.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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