Il parco archeologico Egnazia è una perla del litorale adriatico pugliese

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Gli scavi di Egnazia rappresentano una delle più importanti testimonianze archeologiche della Puglia, e meritano di essere esplorate a fondo. Situata vicino a Fasano, Egnazia è un sito archeologico che ci permette di fare un viaggio nel tempo, dalle prime tracce di insediamento dell’età del Bronzo fino al Medioevo.

Egnazia, antica città messapica e romana, è stata oggetto di scavi archeologici che hanno svelato una storia millenaria e ricco patrimonio culturale. Autori come Plinio, Strabone e Orazio citano l’antica città di Gnathia, centro di traffici e commerci, favoriti dalla posizione geografica, dalla presenza della via Traiana e del porto.

Il porto, utilizzato come via preferenziale per raggiungere la Via Egnatia (o Via Ignazia), l’antica strada di comunicazione che congiungeva l’Adriatico con l’Egeo e il Mar Nero, la cui realizzazione ebbe inizio nel 146 a.C. su ordine del proconsole di Macedonia Gaio Ignazio, fu l’elemento che diede origine al toponimo Egnatia, utilizzato dai Romani.

L’area fu abitata sin dal XV secolo a.C. (età del bronzo) poi, nel XI secolo a.C. venne invasa da popolazioni balcaniche, gli Iapigi. In seguito, dall’VIII secolo a.C. fu abitata dai Messapi fino al III secolo a.C. quando fu occupata, come l’intero Salento, dai Romani. I primi scavi a Egnazia risalgono al XVIII secolo, ma è con il passare del tempo che le ricerche si sono intensificate e hanno portato alla luce reperti di inestimabile valore. Inizialmente, molti ritrovamenti avvenivano casualmente, durante lavori agricoli o costruzioni.

Nel corso del XVIII secolo, studiosi e antiquari iniziarono a redigere le prime mappe e descrizioni del sito, gettando le basi per future ricerche sistematiche. Nel Novecento, gli scavi di Egnazia assunsero un carattere più scientifico e sistematico. Archeologi professionisti condussero scavi approfonditi, documentando ogni scoperta con precisione. Venne istituito il Museo Archeologico Nazionale di Egnazia, per conservare e valorizzare i reperti rinvenuti.

Oggi, Egnazia è uno dei siti archeologici più importanti della Puglia e dell’Italia meridionale.

Il parco archeologico offre ai visitatori la possibilità di camminare tra le rovine di una città antica, ammirando le mura messapiche, le necropoli, la città romana e il museo. Le possenti mura di difesa sono una delle prime cose che colpiscono il visitatore. Testimonianza della potenza della civiltà messapica, queste mura offrono un’idea della grandezza e dell’importanza della città. Il museo ospita una ricca collezione di reperti provenienti dagli scavi, tra cui ceramiche, sculture e oggetti di uso quotidiano.

Le necropoli di Egnazia sono ricche di tombe a camera monumentali, decorate con affreschi di straordinaria bellezza. Questi affreschi ci offrono uno spaccato della vita quotidiana e delle credenze religiose degli antichi abitanti di Egnazia. I resti della città romana sono ben conservati e permettono di ammirare edifici pubblici, come la basilica civile e le terme, e di immaginare la vita quotidiana di un centro urbano romano.

Infatti, la città fu abitata ininterrottamente per millenni, lasciando tracce di diverse culture. Grazie alla sua posizione strategica, Egnazia controllava un importante porto e si trovava lungo importanti vie di comunicazione.

Gli scavi di Egnazia rappresentano un viaggio affascinante nel passato, alla scoperta di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nel territorio pugliese. Il sito archeologico è immerso in un paesaggio collinare, con vista sul mare. Come si raggiunge Egnazia?

IN TRENO La stazione ferroviaria più vicina è quella di Fasano a 8 km dal sito archeologico.

IN AUTO Percorrere la Strada Statale 379 e imboccare l’uscita Fasano-Savelletri in provincia di Brindisi. Seguire per la litoranea Monopoli-Savelletri.

IN AEREO Aeroporto di Brindisi o Bari.

Angela Astone

Angela Astone

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