Hiromi: dal Giappone a Pisa Jazz Rebirth la pianista che stupisce il mondo

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Star senza bisogno di presentazioni, l’artista che elettrizza da anni pubblico e critica con un’energia creativa oltre i confini di jazz, classica e pop sarà sul palco col suo live più avventuroso: “Sonicwonderland”

Pisa, 14 luglio 2024 – Un’artista senza bisogno di presentazioni, che dal momento del debutto non ha mai smesso di elettrizzare il pubblico e la critica di tutto il mondo con un’energia creativa che eclissa i confini tra jazz, classica e pop, portando l’improvvisazione e la composizione a nuovi livelli di complessità e raffinatezza. Direttamente dal Giappone al Giardino Scotto di Pisa (Lungarno Fibonacci 2) lunedì 15 luglio alle 21.30 la pianista e compositrice Hiromi salirà sul palco di Pisa Jazz Rebirth, festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione PisaMinistero della CulturaRegione Toscana e Comune di Pisa. Insieme a lei Adam O’Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria per un live che è stato definito il suo progetto più avventuroso finora: “Sonicwonderland”, potente e irresistibile miscela di jazz e funk, intramezzata da episodi di grande pianismo. Opening alle 20.45 con “Get Wet”, progetto musicale del chitarrista Lorenzo Bagnoli con Alessandro e Daniele Cianferoni al basso e batteria che porta sul palco un groove cosmopolita, con profumi di Medio Oriente e Sudamerica e ritmi black e funk (prevendite su Ticketone, info, orari e prezzi www.pisajazz.it).

Il Giappone ha prodotto un numero impressionante di pianisti jazz. Ora, nel bel mezzo del cambiamento del 21° secolo, Hiromi è l’ultima di quella linea di straordinari musicisti. Nata ad Hamamatsu, Hiromi inizia a studiare pianoforte all’età di sei anni. A 17 anni Chick Corea la invita a suonare con lui a un concerto a Tokyo. Ha frequentato il Berklee College of Music di Boston, Massachusetts, dove ha avuto come mentore la leggenda del jazz Ahmad Jamal. Le sue doti tecniche strabilianti sono il frutto di una passione per lo strumento che ha più volte indicato come “il mio migliore amico”. Pochi, grazie al loro virtuosismo, riescono a governare le dinamiche come lei, e pochissimi sono arrivati a creare un abbagliante stile personale come Hiromi. A tal proposito il New York Times scrive: “Le influenze dello swing, del groove e del ragtime sono contagiose nelle performance di Hiromi, mentre balla tra le linee del pop-jazz e del blues. Le tradizioni musicali le servono come punto di partenza per attraversare la stratosfera”.

L’eclettismo del suo approccio alla musica è innegabile. Più volte critici e giornalisti le hanno chiesto quale sia il genere che suona, ma lei risponde: “non voglio dare un nome alla mia musica. Altre persone possono dare un nome a quello che faccio. Per me è solo l’unione di ciò che ho ascoltato e di ciò che ho imparato. Ha elementi di classica, un po’ di rock, un po’ di jazz, ma non ho bisogno di darle un nome. Per me ci sono solo due generi: quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore”. Artista prolifica, “Sonicwonderland” è il dodicesimo full-length in studio di Hiromi, che lo descrive come “una nuova avventura” iniziata nella sua immaginazione. Mentre motivi, frasi e timbri sbocciavano nella sua mente, ha iniziato a pensare a musicisti che potessero aiutarla a realizzare questo suono specifico. “Fare un disco è come fare un film, e io sono il regista che cerca l’attore perfetto per ogni ruolo”.

Apertura con Get Wet, nuovo progetto di Lorenzo Bagnoli, chitarrista fiorentino, con i gemelli Alessandro e Daniele Cianferoni.Dopo 6 anni di concerti, a fine Novembre 2021 il trio registra un disco di 8 brani originali pubblicato da Emme Record Label.Un album con un filo conduttore: ideato e registrato “di pancia”, senza esser troppo ragionato di testa (da li il titolo “DeepStorming”, in contrapposizione a BrainStorming).La grande intesa tra i musicisti e le dinamiche più estreme creano un concerto coinvolgente per ogni tipo di pubblico.

Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione Pisa, Regione Toscana, Comune di Pisa e Toscana Energia. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Teatro S.Andrea, Toscana Produzione Musica, Arno Vivo, Festival Toscano di Musica Antica, Palazzo Blu, Associazione Pisafolk, Associazione The Thing, Circolo Borderline Club, Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz,  in quello europeo di Europe Jazz Network e nell’ambito del Black History Month Florence. Partner tecnico Bufalo Sound Service.

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