LEGRU: “Come le modelle” e l’arte di abbracciare la fragilità in una società di apparenze

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I LEGRU ci raccontano in esclusiva il loro nuovo singolo “Come le modelle”.

“Come le modelle” parla delle difficoltà di esprimere liberamente emozioni e sentimenti in una società piena di stereotipi e apparenze. Quali esperienze personali o osservazioni vi hanno ispirato a scrivere questo brano?

“Come le modelle” è un elogio alle fragilità, attraversando temi come la paura dei giudizi, il timore di affezionarsi e l’angoscia del perdersi o riscoprirsi. Il brano è uno schiaffo ai luoghi comuni e alle costruzioni mentali.

La vostra musica combina elementi pop, punk e urban. Come riuscite a integrare questi diversi stili nei vostri brani, e in che modo questa fusione riflette la vostra identità come band?

Ciascuno di noi ha il suo background musicale; tendenzialmente cerchiamo l’ispirazione un po’ ovunque. La scrittura subisce il fascino dei grandi cantautori del passato e delle nuove generazioni, mentre la sezione strumentale apre le porte a qualsiasi contaminazione sonora, purché messa al servizio del brano. Il desiderio è quello di mantenere un sound che rifletta le produzioni del panorama contemporaneo e i nostri gusti.

Lavorare con il producer Andrea Pachetti deve essere stato un’esperienza significativa. Come ha influenzato il suo contributo il vostro processo creativo e la produzione del vostro primo LP?

L’apporto di Andrea è stato fondamentale nel dare il giusto vestito ad ogni canzone. Quando siamo entrati in studio la maggior parte dei brani erano già strutturati, completi di arrangiamento, testi e melodie. Andrea è diventato immediatamente il quarto componente del progetto e questa naturalezza ha fatto nascere una amicizia e una collaborazione che ha reso questa esperienza da raccontare. Il processo creativo è sicuramente cambiato e maturato, lo scambio di idee e sensazioni con Andrea è costante e non vediamo l’ora di farvi sentire le nuove canzoni.

Dopo il vostro esordio con “Hanno riaperto le discoteche”, quali sono le vostre aspettative per “Come le modelle” e come pensate che il pubblico reagirà a questo nuovo singolo rispetto al precedente?

I due brani, a livello prettamente musicale, sono molto diversi. Da un lato un brano con l’anima club, un mantra quasi malinconico. Dall’altro un brano pop/punk viscerale ed energico. Entrambe le canzoni abbracciano la nostra natura che risulta difficile da etichettare con un solo genere perché nasce da un’esigenza di raccontarci, al di là dei giudizi e delle apparenze, con un semplice play. Finalmente stiamo evadendo un po’ dal pensiero spasmodico di dover dare un nome o una definizione a tutto, a tutti i costi. Il pubblico ha bisogno di riconoscersi, non di riconoscere.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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