Elena Ventura svela i retroscena di “Inevitabile”, il suo nuovo singolo.
Nel testo di “Inevitabile” traspare una profonda riflessione sulla resilienza. Potresti raccontarci qualcosa di più sul processo creativo di questa canzone? Quali esperienze personali ti hanno ispirato a scrivere un brano così toccante?
Questo brano è nato durante un periodo di blocco creativo. Dopo ore passate al pianoforte, ascoltando musica e provando a creare melodie o testi senza successo, ho deciso di smettere di forzare il processo. Poi, su consiglio del mio produttore, ho provato a suonare l’ukulele. Appena ho iniziato, è nato subito qualcosa: forse è stato il suono stesso dell’ukulele a ispirarmi, evocando una sensazione di dolcezza e naturalezza. Grazie a questo nuovo strumento, la mia creatività si è sbloccata, e sono riuscita finalmente a dare vita a una canzone che mi ha davvero emozionato. Ho scritto questo brano senza che ci fosse un’esperienza particolare a ispirarmi. È più una riflessione su quello che, secondo me, è la vita: fatta di alti e bassi, di luci e ombre. Dobbiamo accettarla così com’è, senza aspettare il momento perfetto per agire. Bisogna buttarsi, sì, con consapevolezza, ma senza pretendere che tutto sia perfetto. Questa canzone, quindi, è un inno al coraggio, a resistere agli urti della vita e ad andare avanti. Nonostante tutto, bisogna continuare a tirare quel rigore, anche se solo in senso metaforico.
L’utilizzo dell’ukulele conferisce al brano un’atmosfera particolarmente delicata e intimistica. Perché hai scelto proprio questo strumento per accompagnare il tuo messaggio? Come hai pensato di combinare il suono dell’ukulele con gli altri elementi della produzione per creare un’atmosfera così coinvolgente?
Ho scelto l’ukulele perché mi piaceva moltissimo il suono che evocava. Il suo suono, ritmico e dolce, era perfetto per creare brani che risultassero freschi, allegri e con quel tocco “happy” che cerco. Così è diventato una presenza costante nei miei pezzi, compresi quelli che usciranno questo inverno. L’ukulele porta con sé un’atmosfera giocosa che riflette molto il mio carattere: sono un po’ giocherellona, sognatrice e, perché no, con la testa tra le nuvole. Questa leggerezza mi ha ispirato, ma volevo anche sperimentare abbinandolo ad altri strumenti per creare un mix sonoro tutto mio. Il mio stile è un pop elettronico arricchito da strumenti reali, perché mi piace fondere suoni moderni ed elettronici con uno stile più rétro, utilizzando strumenti autentici. Trovo che questa combinazione rappresenti al meglio la mia inclinazione a fondere il presente con il passato.
Il videoclip di “Inevitabile” è molto evocativo e sembra riflettere perfettamente il messaggio della canzone. Potresti parlarci del concept che hai voluto trasmettere attraverso le immagini? In che modo il contesto naturale e i contrasti tra luce e ombra contribuiscono a rafforzare il significato del brano?
Beh, il videoclip… diciamo che l’idea è venuta fuori in modo molto naturale, proprio come è nata la canzone. Non ci abbiamo pensato troppo, tutto è fluito senza sforzo, dalle parole del testo fino al ritornello. La produzione è stata un’esperienza spontanea, ogni parte della registrazione, del concept, è venuta da sé. È come se tutto si fosse allineato: la musica, le immagini, l’atmosfera. L’ispirazione è arrivata dal desiderio di rappresentare la semplicità e la dolcezza che la canzone trasmette, e non c’era luogo migliore per farlo se non nella natura. Così abbiamo deciso di girare tutto in un bellissimo posto in Liguria, sul Monte Penna. È un luogo pieno di luce e ombre, con contrasti che rappresentano proprio quello che vuole trasmettere la canzone. Una delle parti più divertenti è stata la pioggia finta: in realtà era una giornata di sole splendente, quindi siamo riusciti a creare questo effetto della pioggia col sole. Volevo proprio trasmettere quell’idea, che anche nelle giornate luminose può arrivare una pioggia improvvisa, che i giorni non sono mai uguali, proprio come la vita. Ecco, la canzone racconta questo, e nel video abbiamo cercato di rappresentarlo con i giochi di luce e ombra, in mezzo a tutta quella natura rigogliosa. Mi vedrete seduta sul prato, o su una roccia, mentre cammino tra gli alberi e canto con un senso di pace. È come se avessi raggiunto una consapevolezza nuova. Attraverso questo video, ho voluto mostrare il mio mondo e ciò che questa canzone significa per me.
“Inevitabile” è un inno alla resilienza e alla speranza. Qual è il messaggio principale che vorresti trasmettere al tuo pubblico con questa canzone? In che modo speri che “Inevitabile” possa toccare le vite delle persone?
Attraverso questa canzone, desidero trasmettere al pubblico un messaggio di coraggio, un invito ad affrontare ogni aspetto della vita – personale, lavorativo, affettivo, relazionale – con determinazione e apertura. Non possiamo aspettarci che tutto sia perfetto, ed è una lezione che sto imparando io stessa. Essendo una perfezionista, parlo anche a chi, come me, tende a volere tutto sotto controllo, tutto conforme ai propri desideri e standard. La realtà, però, è diversa. La vita è imprevedibile, e spero che questa canzone possa toccare coloro che si riconoscono in questa continua ricerca di controllo e perfezione. Vorrei che diventasse un inno, un incoraggiamento per chi ha bisogno di farsi avanti, di mettersi alla prova e di lanciarsi in nuovi progetti, senza aspettarsi la perfezione. L’importante è iniziare, un passo alla volta, accettando l’imprevedibilità del percorso e trovando il coraggio di provarci .